dal 10 al 12 dicembre 2024
dal 10 al 12 dicembre 2024
La Junior Dance Company del Teatro Golden
in
Lo Schiaccianoci – Il sogno di Clara
Progetto ” Leggere… per ballare”
Lo Schiaccianoci e Il sogno di Clara è una trasposizione in chiave contemporanea del celebre balletto Lo Schiaccianoci che, secondo uno dei maggiori coreografi del Novecento, George Balanchine, “è uno dei più bei doni della danza, non solo per i bambini, ma per chiunque ami l’elemento magico del
teatro: ha un incanto perenne, che non dura solo nei giorni di Natale, ma tutto l’anno”.
Il balletto fu rappresentato per la prima volta nel 1892 su coreografie di Marius Petipa, obbligato poi da una malattia a delegarne l’effettiva realizzazione al suo maÎtre secondo
Lev Ivanov. La musica affidata a P.I. Chiaikovski, gioiosa, divertente e a volte umoristica, diverrà uno dei capolavori più ascoltati di tutti i tempi. All’origine di questo balletto c’è un racconto soprannaturale vecchio di quasi duecento anni, Lo schiaccianoci e il re dei topi di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, che, inaugurando nel 1816 una nuova scuola nel mondo della letteratura, portava i lettori a seguire la giovanissima protagonista in un viaggio fra realtà e fantasia. Fonte diretta per il libretto non fu però l’originale racconto di Hoffmann, ma il suo adattamento francese di Alexandre Dumas padre, apparso nel 1844. Una versione addolcita, più semplice e – secondo alcuni – più gradevole.La versione qui presentata si ispira più direttamente all’originale tedesco. Hoffmann vi aveva ritratto un regno a cavallo fra il sogno e l’incubo, in cui i sussulti dell’inconscio venivano a disturbare la placidità dell’infanzia. Secondo il biografo E. G. Ellarger, l’autore “dette forma concreta ai fantasmi labili che si agitano nel profondo dell’anima umana”. Il regista di Lo schiaccianoci e il sogno di Clara, Arturo Cannistrà, sposta l’azione in avanti di quasi due secoli.
Storia e ambientazione
E’ la notte di Natale, in una casa del New England, luogo dove la tradizione e la modernità si sposano serenamente. Immaginando di sbirciare attraverso una grande
finestra l’interno della casa, lo spettatore viene proiettato nell’atmosfera natalizia, come entrare di soppiatto all’interno di un modellino degli anni ’60.
Un grande abete di Natale, i genitori di Clara e di Fritz che terminano i preparativi; nell’aria si respira l’attesa del Natale, l’emozione di ricevere gli ospiti che stanno per
arrivare con i doni. L’arrivo dello zio Drosselmeyer suscita sorpresa e stupore, è un personaggio ambiguo, la cui personalità misteriosa, intimidisce e affascina nel contempo. Drosselmeyer porta con se i doni: giochi attuali e personaggi usciti dal video-giochi dove il virtuale tridimensionale si concretizza in personaggi danzanti, fra questi anche il videogioco “Schiaccianoci”. Con l’intervento dei giochi virtuali, la fantasia e l’immaginazione iniziano a prendere il sopravvento, lo spazio si trasforma, elementi scenici “ingigantiti” renderanno la scena irreale; Clara è già completamente “entrata” in un’altra dimensione; si è addormentata. La casa non è più la sua casa, ma un luogo sconosciuto, buio; delle ombre nascondono e coprono la luce, come se la visione dell’immagine luminosa di un gioco elettronico fosse interrotta dall’oscuramento improvviso dello schermo: paura del buio, incubo di non poter vedere, di non sapere cosa accade intorno, di un mondo in cui le ombre del reale si allungano sul fantastico. Ma ecco pronto ad intervenire un esercito “luminoso”. Il suono dello sparo e delle battaglia, il movimento estremo del combattimento, riattivano il contatto; la visione del video-gioco riprende. Rassicurante l’immagine dello
Schiaccianoci, protagonista virtuale, entra imponente sulla scena; la luce ritorna e Clara risale dall’incubo nero verso il suo Schiaccianoci e verso un luogo fantastico: l’oggetto
del desiderio.
Non poteva mancare però, anche in questa versione contemporanea, il magico passaggio dei due giovani protagonisti attraverso la famosa scena dei “fiocchi di neve”.
Un lago ghiacciato e figure angeliche che guidano Clara e Schiaccianoci attraverso il “cambiamento”; l’abbandono del mondo dei giochi per diventare grandi.
Ad accoglierli nella nuova dimensione sarà la “luce” del centro commerciale che i due protagonisti raggiungeranno passando attraverso un tunnel immaginario, ultimo
baluardo di ricordi e nostalgia, ma già preludio alla festa. Così come l’elettronica consente l’integrazione di diverse culture, così , rappresentate da
personaggi di diverse etnie, si fondono nella danza dal linguaggio simbolico, le tradizioni e i costumi di popoli e culture diversi, in una carrellata di brani danzati che si rifanno al
famoso divertissement del balletto Schiaccianoci. La festa di luci continua per strada, dove sfilano i personaggi della fantasia, mentre il valzer finale corona questo clima di gioia e di ritrovata serenità. Il sogno fantastico di Clara non poteva concludersi che con un “passo a due”, dove tutto finisce e tutto diventa realtà. Clara si sveglia, lei e il suo gioco Schiaccianoci.
La misura drammaturgica di Schiaccianoci e il sogno di Clara.
Attraverso una storia apparentemente semplice il balletto racconta il passaggio non facile dall’infanzia all’età adulta attraverso l’adolescenza, l’età dell’ambivalenza e
dell’ambiguo, dell’identità non chiara e tormentata. Clara non trova la sua dimensione nella sfera familiare, con le sue rigidità e i suoi obblighi, ma nella sfera del sogno, della libertà, della fantasia, dove finalmente può ballare con il suo splendido ragazzo. Il videogioco rappresenta l’elemento ludico, ma anche il modo per estraniarsi da un mondo adulto, nel quale ancora non si riconosce, l’elemento che esorcizza le sue ansie impalpabili e al contempo la proietta in un mondo fantastico ed onirico. Ma Clara mostra, a differenza di tanti ragazzi di oggi, di riuscire ad elaborare questa fase in maniera serena.
La visione di questo spettacolo consente a bambini e ragazzi, che già avranno letto ed elaborato a scuola il testo di Hoffmann, di entrare nel mondo onirico di Clara attraverso
la magia del teatro ed il linguaggio, per loro diretto e riconoscibile, della danza contemporanea. Il suo contenuto poetico e didascalico ben si sposa con il messaggio
che Fnasd e arsDANZA in collaborazione con la Fondazione Nazionale della Danza intendono comunicare attraverso l’interazione tra le realtà istituzionali della scuola e
quella delle scuole di danza, per affermare il principio che danza e cultura camminano insieme e finalizzare il proprio lavoro alla formazione di pubblico a partire dall’educazione teatrale dei ragazzi.
Percorso di lavoro e costi.
Lo spettacolo di danza Lo Schiaccianoci e il sogno di Clara, realizzato attraverso la metodologia Leggere per…ballare, sarà rappresentato a Dicembre 2024 presso il Teatro
Golden a Roma con due rappresentazioni in matineee per le scuole.
Le classi che aderiranno al progetto leggeranno il racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, Lo Schiaccianoci e il re dei topi, dal quale lo spettacolo è liberamente tratto. I
docenti potranno autonomamente decidere gli aspetti da approfondire. Il Coordinatore Artistico mette a disposizione gratuitamente il proprio staff per n° 1 incontro precedente la rappresentazione a teatro il cui contenuto sarà stabilito tra docenti ed il Coordinatore in base al lavoro svolto dalle diverse classi. Fascia consigliata: Scuole Elementari – Scuole medie
Il costo, per le scuole che aderiranno al progetto, è costituito esclusivamente dall’acquisto del biglietto di ingresso a teatro, pari ad € 10,00€ e dal trasferimento in
pullman. Sono possibili anche laboratori di danza ed ascolto musicale inerenti il progetto, ad un costo orario.
Referente del progetto il coordinatore artistico Giovanni Rosaci
giovanni.rosaci@me.com www.giannirosaci.it 3485442422
assistente rapporti con le scuole Giulia Pierucci 327 838 5516.
Prezzi biglietti
- prezzo unico € 10
Orari spettacoli
- martedì 10 dicembre ore 20.00
- mercoledì 11 dicembre ore 11.00
- giovedì 12 dicembre ore 9.30
- giovedì 12 dicembre ore 11.00
Prenotazione biglietti
.
Botteghino
indirizzo
Via Taranto, 36 – Roma 00182
telefono / whatsapp
06.70493826
mail
info@teatrogolden.it