da OTTOBRE ad APRILE – regia GIOVANNI NARDONI

da OTTOBRE ad APRILE


Il cavallo di Troia

adattamento da Omero e Virgilio

regia di Giovanni Nardoni

adattamento di Tiziano di Sora

produzione Velia Cecchini Officine Teatrali

“L’uomo ricco d’astuzie raccontami, o Musa, che a lungo
errò dopo ch’ebbe distrutto la rocca sacra di Troia…”
(Omero)

“Canto le armi e l’uomo che per primo dalle terre di Troia
raggiunse esule l’Italia per volere del fato…”
(Virgilio)/2022

Il cavallo di Troia, l’atto ingegnoso di Ulisse, Prometeo mortale, ha sconvolto la storia del Mediterraneo antico. Un solo uomo, attraverso il suo intelletto, ha causato la dispersione dei superstiti troiani. Inizia così il peregrinare di Enea e dei suoi, in cerca di una nuova patria, ma anche i guerrieri achei incontrano difficoltà nel tornare a casa, ad espiazione delle loro colpe. Fra tutti i nostri, insieme a quello di Agamennone, che trova la morte per mano della moglie e dell’amante di lei, quello di Ulisse risulta il più tragico: egli impiega dieci anni prima di rivedere la terra natia. Dieci anni, la stessa durata della guerra di Troia, come se dovesse pagare lo scotto della sua astuzia.
Così, a partire dal racconto dell’inganno del cavallo, si articoleranno i viaggi di Ulisse e di Enea. Le peripezie dei due eroi sono molto diverse tra loro. Ulisse è portato a vagare dal desiderio di conoscenza, che possa saziare la sua curiosità e rispondere ai suoi interrogativi sul mondo e sull’animo umano. Certo, brama di tornare a Itaca, da Penelope e dal figlio che ha conosciuto solo appena nato, ma allo stesso tempo si trattiene, anche a lungo, dove è appagato. Ed è perseguito da Poseidone, il dio dei mari, che lo ostacola poiché l’eroe ha accecato suo figlio Polifemo. Enea invece erra con i suoi come un profugo perché spinto dal fato, seguendo la volontà degli dei, che lo vogliono fondatore di una nuova stirpe, di un nuovo destino per l’umanità: la futura Roma. Il primo è alla ricerca della via del ritorno verso la propria patria, il secondo deve ancora trovarla ed è animato da uno spirito colonizzatore. Potremmo dire che anche Ulisse sembra seguire un disegno, come se sentisse il dovere di mettere a frutto quelle doti intellettive che il fato, appunto, gli ha donato. Ma non lo fa con lo stesso spirito devozionale di Enea, anzi, sfida gli dei e, a tratti, potrebbe quasi apparire empio e blasfemo.
Entrambi gli eroi sono quindi alla ricerca del proprio destino, un destino incerto, oscuro. Entrambi scendono negli Inferi, in cerca di risposte. Entrambi saranno costretti ad affrontare un’altra guerra, una volta giunti a destinazione. Queste analogie sono state instaurate soprattutto dalla volontà creatrice di Virgilio, che innalzava la storia di Roma alla dignità epica propria dell’universo greco, più antico e più autorevole, secondo il disegno politico-culturale voluto da Ottaviano Augusto. Eppure, queste forzature non ci hanno impedito di accostare Ulisse ed Enea in un unico viaggio, durante il quale i due si “incontrano” e si “scontrano”, restituendoci i diversi aspetti dell’animo umano che convivono in ognuno di noi.
Ciò è stato possibile immaginando i due eroi come se dopo anni si risvegliassero e ripercorressero nella loro memoria il percorso fatto, costellato di vittorie e di fallimenti. Un viaggio mentale, attraverso cui essi fanno i conti con il proprio passato, e con i propri rimorsi…

Tiziano di Sora

TESTI

OMERO, Odissea, trad. di Rosa Calzecchi Onesti, Einaudi, Torino 1963 (ed. 2014)
VIRGILIO, Eneide, trad. di Luca Canali, Mondadori, Milano 1989 (ed. 2004)

BIBLIOGRAFIA

F. BARRACCA e C. RIZZATTI, Due ritratti di Enea: lettura a confronto dell’Eneide secondo Giulio Guidorizzi e Andrea Marcolongo, in www.classicult.it
P. BOITANI, Sulle orme di Ulisse, Il Mulino, Bologna 1998
J. GIONO, Nascita dell’Odissea, Guanda, Milano, 2005
G. GUIDORIZZI, Enea, lo straniero, Einaudi, Torino, 2020
J. JOYCE, Ulisse, guida alla lettura, commento a cura di G. DE ANGELIS, Mondadori, 1988
F. LAMENDOLA, Perché Enea appare così piccolo davanti alla tragica grandezza di Didone?, in www.ariannaeditrice.it, 06/03/2012
E. PAPP, L’Eneide di Didone, in NC 12/2022, pp. 194-198
A. SCHIESARO, L’eterna giovinezza dell’autore dell’”Eneide”, Il Sole 24 ore, 10/07

Teatro Golden


Via Taranto, 36 – 00182 Roma RM
(Metro A, fermata San Giovanni, Re di Roma)
 

Programmazione


da OTTOBRE ad APRILE

 

Info e prenotazioni


velia.cecchini.officine.teatrali@gmail.com
339 895 8123

 

Prezzi biglietti


prezzo unico € 10