12 e 13 dicembre 2022

Riccardo Joshua  Moretti

in

Anime sottili

Incontro tra la vibrazione sonora e lo spirito

musiche originali composte ed eseguite dal vivo dal M° Riccardo Joshua  Moretti

con la Golden Dance Junior Company del Corso di Alta Formazione Professionale per Danzatori della Scuola di Danza del Teatro Golden

coreografie di Francesco Italiani, Valerio Guidorizzi, Michelangelo Memeo, Giovanni Rosaci, Ester Parisi

regia  Arturo Cannistrà

direzione artistico Giovanni Rosaci

una produzione ATPR Associazione Teatri Per Roma

La caratteristica di questa composizione riguarda il concetto del minimalismo, sia nell’aspetto musicale e sia nell’aspetto mistico poiché è proprio quest’ultimo che richiede essenzialità dello spirito e dell’anima. Una reminiscenza mistica che pervade la musica di Moretti che, in questa composizione formata da brani eseguiti dallo stesso RJ Moretti al pianoforte, si avvale della presenza eterea dei danzatori che intervengono come fossero presenze metafisiche. Tutto ciò al fine di creare un’atmosfera coinvolgente ed introspettiva con lo scopo di guardare dentro di sé per creare un legame tra corpo e spirito attraverso la musica e la danza. L’unione del suono e del movimento è sempre stato, fin dai tempi antichi, un’esigenza che non si fermava soltanto all’aspetto ludico ma univa nelle varie esecuzioni anche l’aspetto mistico; la magia del movimento corporeo nel rapporto con la musica riesce infatti ad evocare anche ciò che non è palesemente manifesto. Il recital del M° Riccardo Joshua Moretti, va alla ricerca degli aspetti più essenziali delle due forme artistiche. Dal punto di vista prettamente musicale c’è una ricerca protesa alla riscoperta di sonorità prive di qualsiasi forma meramente virtuosistica per dare spazio all’essenzialità, sia melodica che armonica. Un recital minimalistico in cui il rapporto fra musica e movenza corporea riguarda soprattutto quel confine che vi è all’interno del pensiero, sia religioso che filosofico, nel quale l’essere umano trova la sua collocazione primordiale basata sulla spiritualità. Proprio per questo c’è uno sguardo particolare nei confronti dell’elemento “acqua”, sorgente di vita, di rinascita, di purificazione; elemento che nell’ebraismo riveste un ruolo importante ed è protagonista delle abluzioni rituali legate alla purificazione. Il titolo del recital – Anime sottili – si rifà a quel confine tra acqua e cielo, tra realtà e mistero, una realtà che appartiene ai concetti misteriosi della mistica cabalistica, anche se nell’arco di tutto il lavoro compositivo e coreografico non vi è uno specifico riferimento a ciò che si intende come “musica nella tradizione ebraica” ma vi è piuttosto un linguaggio reciproco di emozioni e sensazioni che possono essere date dai concetti di quel confine in cui il corpo si libera della proprio anima e della propria coscienza.